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Consegnato a Gennaro Tutino il sigillo della città di Cosenza

Consegnato a Gennaro Tutino il sigillo della città di Cosenza

Centravanti rossoblu ha ricevuto onorificenza dal sindaco Caruso

COSENZA, 24 maggio 2024, 21:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un bagno di folla ha accolto Gennaro Tutino, il centravanti del Cosenza calcio che ha ricevuto, dalle mani del sindaco, Franz Caruso, il sigillo della città di Cosenza. "Quella Cosenza sportiva - é detto in una nota dell'ufficio stampa del Comune - che, con la sua encomiabile tifoseria, lo ha da tempo eletto a suo idolo e che gli ha riservato una grande accoglienza anche in questa occasione istituzionale, dopo i successi che Tutino ha raccolto da leader di una squadra, quella rossoblù, che è riuscita a conseguire la permanenza in serie B, anche con l'avvento in panchina di mister William Viali. Il sigillo della città di Cosenza è la benemerenza civica che si attribuisce a personalità di spicco, distintesi in campo civile, militare, sociale, sportivo, scientifico e culturale. Prima di Gennaro Tutino, come ha ricordato il Sindaco Franz Caruso, l'alto riconoscimento era stato attribuito alla Madonna del Pilerio, patrona della città; al cardinale Ferdinando Filoni, Gran maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e già Nunzio apostolico del Papa in Giordania, Iraq e Filippine, e ad Anthony Rota, primo presidente italo-canadese della Camera dei Comuni di Ottawa, di origini calabresi. Oggi è stata la volta di Gennaro Tutino. Alla cerimonia hanno preso parte il presidente del Cosenza Calcio, Eugenio Guarascio, ed il segretario generale del Comune, Virginia Milano, che ha letto la motivazione dell'alta onorificenza".
    "Questa - ha detto il sindaco Caruso rivolgendosi a Gennaro Tutino- è una delle occasioni più importanti per la città, certamente per quella città sportiva che segue da sempre le sorti della nostra squadra del cuore, insieme alla nostra provincia che, al pari della città capoluogo, ti ama, come ti ama Cosenza".
    Caruso ha poi ringraziato il presidente Guarascio, tutta la dirigenza e la squadra "che, insieme a te - ha aggiunto il primo cittadino - hanno raggiunto l'importante risultato della salvezza prima della fine del campionato. Noi speriamo di raggiungere un sogno e speriamo che questo sogno possa avverarsi insieme a te, Gennaro. Sono certo che il presidente Guarascio saprà valutare tutte le occasioni e le opportunità che il mercato offre, mettendo in campo tutte le sue arti per fare in modo che si possa raggiungere questo obiettivo che tu hai già raggiunto, ma è importante che tu possa farlo insieme a noi e insieme a tutta Cosenza, che da oggi, con questo riconoscimento, è la tua seconda città".
    Rivolgendosi sempre a Gennaro Tutino, il Sindaco, nel ricordare ancora chi aveva già ricevuto il sigillo della città prima di lui, ha rimarcato: "tu sei il quarto destinatario che riceve questo riconoscimento. Abbiamo iniziato con la Madonna del Pilerio, ora finiamo con te. Traetene voi le conseguenze. Ho scelto direttamente e personalmente di conferirlo a Gennaro Tutino perché è la benemerenza che può attribuire il Sindaco autonomamente, con la condivisione di tutta l'Amministrazione.
    La cittadinanza onoraria, invece, la conferisce il Consiglio comunale, ma con una procedura diversa. Ho voluto darla proprio oggi, perché non si disperdessero quell'entusiasmo, la forza e la passione che Gennaro e il Cosenza calcio hanno sempre trasmesso e in modo particolare nell'ultima parte del campionato alla tifoseria e al nostro pubblico, che da oggi lo colloca nell'Olimpo dei grandi del calcio cosentino. Perché solo tu, dopo tanti anni, hai segnato tanti gol da superare quel primato che apparteneva a Marco Negri. Non lo hai fatto solo gonfiando la rete, ma trascinando la squadra e il pubblico in una cavalcata che ti ha posto nella condizione di diventare il condottiero dall'animo nobile che ha preso per mano tutta la squadra e con essa tutti quanti noi e i tifosi, in un finale di campionato per noi indimenticabile".
    Caruso ha anche sottolineato il ruolo di Tutino di punto di riferimento dei giovani. "Oggi - ha detto il sindaco - tu rappresenti non il campione, ma quei valori che lo sport deve trasmettere ai giovani per farli crescere meglio e per insegnar loro il rispetto delle regole". Quindi un pensiero per Gigi Marulla, "che Tutino - ha detto Caruso - non supera, ma sicuramente eguaglia", ed infine un "appassionato appello" al presidente Guarascio. "Nessuna interferenza - ha detto Caruso - nelle scelte societarie, ma sarebbe il caso di ripartire nel nuovo campionato dal tandem che ha trascinato il Cosenza in questa cavalcata meravigliosa che vede in Gennaro Tutino e in William Viali le colonne portanti per poter ambire a raggiungere quell'agognato traguardo cui Cosenza aspira da tempo. Facciamo di tutto per trattenere qui Gennaro Tutino e, insieme a lui, partire nella nuova stagione, per realizzare il sogno che tutti noi abbiamo".
    "Gennaro Tutino - é detto nella motivazione dell'onorificenza - si è distinto come esempio di eccellenza sportiva e di virtù civiche, per la sua dedizione al calcio e per il suo spirito di squadra che ha ispirato molti giovani atleti e ha portato orgoglio a tutti i cosentini. La sua tenacia riflette la resilienza e la forza di carattere che Cosenza riconosce ai suoi cittadini più illustri, rendendolo degno di ricevere questo onore".
    Il presidente Guarascio, nel ringraziare il sindaco Caruso per l'onorificenza che ha voluto conferire a Gennaro Tutino si è detto "strafelice", rilevando come "la giornata odierna sigilla il concetto dei valori dello sport e Tutino li ha tutti innati.
    Il fatto stesso che dopo averci accompagnati, nel 2018, in serie B, da protagonista, sia voluto tornare, vuol dire che non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per l'aspetto umano, ha un grande senso di appartenenza alla città. Noi stiamo lavorando per fare le cose per bene e stiamo lavorando per farle insieme a Tutino".
    Il centravanti del Cosenza ha ringraziato tutti. "Siete stati - ha detto Tutino - la mia benzina e la mia forza. Per me è davvero un onore essere qui. La cosa di cui sono più contento è di aver portato tantissimi bambini allo stadio di Cosenza, una cosa che mi rende più orgoglioso perché loro sono il futuro". E quando gli si chiede di sciogliere l'arcano sul suo futuro, risponde: "sapete tutti come sono legato e innamorato della città. Ho espresso altre volte il mio pensiero. Cosenza è al primo posto nella mia testa e nella testa della mia famiglia".
   
   

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