"La causa principale di quello che
accade nel Mediterraneo è del neocolonialismo e di chi obbliga
le persone a intraprendere questo viaggio, siamo noi i Paesi
occidentali con i nostri privilegi le nostre ricchezze ad
obbligare quelle persone a intraprendere dei viaggi, ma non sono
loro i produttori delle armi o chi va a saccheggiare i
territori". Lo ha detto Mimmo Lucano, già sindaco di Riace,
intervenendo all'iniziativa "Noi non dimentichiamo" promossa
dalla Cgil insieme ad Arci Crotone, Agorà Kroton, Anpi, Baobab,
Kroton Community, Prociv Arci Isola di Capo Rizzuto, Orizzonti
Nuovi a pochi giorni dall'anniversario del naufragio di Steccato
di Cutro nel quale morirono 94 persone tra cui 35 minori.
"Ad un anno da quell'evento - ha aggiunto Lucano - il mondo
è peggiorato. Le guerre che si stanno facendo hanno delle
matrici abbastanza simili. Il nostro impegno sembra uno sforzo
inutile. Non riusciamo a fare sentire la nostra voce mentre chi
è responsabile di queste tragedie è più efficace di noi. Quale
alternativa abbiamo, rassegnarci? Io posso dire ho tentato una
soluzione che ribalta completamente il pensiero delle destre. Se
proprio c'è un nemico ecco, per me è il pensiero della destra
mondiale, della destra del governo israeliano, della destra del
Governo italiano".
"È stato assurdo ascoltare un anno fa, in quegli attimi
drammatici - ha sostenuto ancora l'ex sindaco di Riace -
rappresentanti del Governo che davano delle responsabilità ai
migranti, dando agli scafisti la responsabilità principale. La
verità è che obblighiamo le persone ad avere come unica
soluzione quella di intraprendere i viaggi della speranza che
spesso sono i viaggi della disperazione".
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