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"Picchiata perché ho chiesto la paga", indagato il datore di lavoro

"Picchiata perché ho chiesto la paga", indagato il datore di lavoro

Ipotesi di reato sono lesioni personali, furto e minacce. La lavoratrice aveva trasmesso l'aggressione in una diretta social

CATANZARO, 04 agosto 2022, 16:30

Redazione ANSA

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La giovane donna di origini nigeriane, Beauty Davis (D) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La giovane donna di origini nigeriane, Beauty Davis (D) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La giovane donna di origini nigeriane, Beauty Davis (D) - RIPRODUZIONE RISERVATA

È indagato per i reati di lesioni personali, furto e minacce Nicola Pirroncello, di 53 anni, titolare del lido-ristorante "Mare Nostrum" di Soverato. Reati commessi ai danni di Beauty Davis, di 25 anni, assunta come lavapiatti. Sulla vicenda la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo. Pirroncello è stato denunciato dalla ragazza che, dopo avere chiesto di essere pagata per il lavoro svolto, ha raccontato ai carabinieri di essere stata aggredita e malmenata. La scena è stata ripresa in diretta dallo smartphone della ragazza e trasmessa su un canale social.

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LA VICENDA
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha aperto un'inchiesta sulla vicenda di Beauty, la lavoratrice di 25 anni, di origini nigeriane, aggredita dal suo datore di lavoro, titolare di un lido-ristorante di Soverato in provincia di Catanzaro, perché aveva chiesto di essere pagata. La giovane, che ha ripreso e trasmesso la scena dell'aggressione in un diretta social, si è presentata ieri nella sede della Compagnia di Soverato accompagnata dal suo avvocato, Filomena Pedullà per presentare una denuncia. 

 "Sono in corso delle valutazioni contabili - ha aggiunto l'avvocato Pedullà -. Gli inquirenti stanno vagliando i dati relativi al contratto e dell'accordo verbale tra le due parti. Alla ragazza è stato inviato un bonifico di 200 euro quando era stato pattuito un compenso di 600 euro". Alla base della protesta della donna e della successiva aggressione c'è stato proprio il mancato pagamento della somma rimanente. A seguito della reazione del datore di lavoro davanti alla richiesta di pagare quanto pattuito, Beauty, precisa il legale a seguito di quanto accaduto, "ha riportato una lesione alla mano, testimoniata da un'unghia sanguinante, contusioni alla spalla e strappo del cuoio capelluto".

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GARA DI SOLIDARIETA' PER BEAUTY DAVIS
Intanto è scattata una vera e propria gara di solidarietà con offerte di lavoro e di sostegno quella che è partita nei confronti di Beauty. A sottolinearlo è l'avvocato Filomena Pedullà, legale della ragazza. "Sono tante e si stanno moltiplicando - aggiunge il legale - le offerte di occupazione pervenute per mio tramite a Beauty a distanza di poche ore dalla diffusione della notizia. Un coro di disponibilità, anche immediate, provenienti non solo da questa zona ma anche dal resto della Calabria". Da cinque anni in Italia, Beauty, con la propria bambina, vive in un comune del litorale ionico catanzarese non distante da Soverato.

 Il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia Giorgio Mulè a Omnibus su La7 ha espresso solidarietà alla donna aggredita a Soverato dal datore di lavoro. "Rivedere il reddito di cittadinanza - ha detto - vuol dire calarsi nel paese reale. C'è un problema legato al mercato del lavoro con gli effetti distorsivi e nefasti del reddito di cittadinanza perché i posti vacanti, oltre 300mila, in Italia sono aumentati del 40 per cento dal 2019. Il reddito di cittadinanza è uno specchietto per le allodole che è nato male e umilia il mercato del lavoro. Va revisionato dalla radice".

 "Quanto accaduto a Beauty, la ragazza nigeriana che ha denunciato ai carabinieri di Soverato di essere stata picchiata da un ristoratore, che era stato suo datore di lavoro, per aver chiesto di essere pagata, è un fatto di una gravità inaudita, ignobile e indecente in un paese democratico. Il lavoro va pagato e la dignità di chi lavora va rispettata. Auspichiamo che venga al più presto fatta luce sulla vicenda. Ancora una volta assistiamo all'ennesimo episodio di sfruttamento e di violenza di genere sul luogo di lavoro ai danni di una donna lavoratrice e questo la dice lunga su quanto si debba ancora lavorare per avere una svolta definitiva anche e soprattutto sul fronte culturale". Lo affermano in una nota i senatori e le senatrici del M5s della commissione monocamerale d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia.
   

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