"Sono arrivato con gioia e vado
via con gioia perché so di lasciare a Crotone una questura sana.
In questi 3 anni 4 mesi e 20 giorni ho lavorato per questa
terra e lo farò fino all'ultimo minuto che sarò qui". In questo
modo il questore Massimo Gambino ha salutato la sede di Crotone
prima di trasferirsi, da lunedì 25 ottobre, a guidare la
Questura di Taranto. Al suo posto arriverà Marco Giambra
proveniente da Napoli dove era vicario del questore.
Gambino, 58 anni, è giunto a Crotone nel giugno del 2018. "Il
mio bilancio - ha detto - non può che essere positivo. A
Crotone ora c'è una Questura risollevata, rimpinguata di
personale, con 60 unità in più, nuovi mezzi, uffici decentrati.
La Questura oggi ha un'età media di 36 anni e significa che si
può investire su questi ragazzi. Stamattina ho incontrato i miei
ragazzi e le mie ragazze ribadendo loro quanto detto alla festa
di San Michele: ho lavorato per questo territorio bellissimo in
ogni momento. Un territorio che va aiutato, ma anche voi dovete
aiutarvi. I calabresi devono amare la Calabria e lo dico non da
poliziotto ma da cittadino testimone della ricchezza di questa
terra. Una terra che se è più sicura può fare bene. In questi
anni le statistiche sulla sicurezza sono migliorate perché c'è
una grande attenzione da parte delle forze di polizia a
combattere per la legalità. Come Questura in questi tre anni si
è lavorato per diffondere la legalità, proponendo una serie di
progetti alle scuole l'ultimo dei quali si è celebrato proprio
ieri".
Tanti obiettivi raggiunti, ma anche un rammarico: "Vado via
lasciando amici e colleghi che hanno seguito gli obiettivi che
mi ero prefissato al mio arrivo. L'unico dispiacere che mi resta
è quello di non aver visto iniziare i lavori della nuova
Questura per la quale in tre anni abbiamo fatto tanto, ma questo
è dipeso da altre situazioni. Spero che quando inizieranno i
lavori mi inviteranno".
Il capo di gabinetto, Ugo Nicoletti, a nome del personale
della Questura ha ringraziato Gambino: "Non ho mai incontrato un
questore che è stato padre per i ragazzi più giovani e fratello
per noi più anziani. Ci ha aiutato ad affrontare e risolvere
problemi, anche personali, tenendo sempre la sua porta aperta".
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