Cala il numero dei positivi in
Calabria (156 contro i 500 di ieri) anche se a fronte di un
netto calo di tamponi fatti (1.787) ma cala anche il rapporto
tamponi-positivi, che scende all'8,72% contro il 13, 49% di
ieri. Dodici le vittime per effetto di una correzione dell'Asp
di Crotone che, "per mero errore materiale", non aveva
comunicato 4 decessi avvenuti nei giorni scorsi. Il totale delle
vittime si attesta quindi a 950.
Quello che preoccupa è la pressione sugli ospedali che non
accenna a diminuire. I nuovi ingressi in area medica sono 20
(475) con un tasso di occupazione dei posti letto del 50% (+2%),
10 punti più della soglia di saturazione. Calano di 3 i
ricoverati in terapia intensiva (47) ma anche in questo caso il
tasso di occupazione (31%, -2%) resta sopra la soglia di allarme
fissata al 30%. Calano di 222, invece, gli isolati a domicilio
(13.341) mentre i guariti aumentano di 349 (40.332). I casi
attivi sono 13.863 e quelli chiusi 41.282.
E che la situazione in Calabria sia ancora difficile lo
dimostra l'ordinanza che il presidente ff della Regione Nino
Spirlì è stato costretto a firmare nel pomeriggio per istituire
la zona rossa in quattro comuni: Mandatoriccio, Tortora e San
Sosti (Cosenza) e Delianuova (Reggio Calabria). Le restrizioni
saranno in vigore dalle 5 di domani, martedì 20 aprile, fino a
tutto il 30 aprile. Una decisione resasi necessaria dal momento
che "l'analisi dei dati cumulativi a livello regionale
evidenzia, negli ultimi 7 giorni, una ripresa nella crescita del
numero assoluto dei casi confermati e dell'incidenza per 100mila
abitanti, e impongono di mantenere alto il livello di attenzione
sia per la situazione
epidemiologica presente in specifici territori, che per il grado
di saturazione nel numero di posti letto occupati in Area Medica
e Terapia Intensiva".
Intanto, nell'hub vaccinale allestito all'Ente Fiera nel
quartiere Lido di Catanzaro, in una settimana di attività, sono
state inviate, dal Centro prenotazioni 2.921 utenti, e se ne
sono presentati 2.715 per la somministrazione del vaccino
Astrazeneca, unico presente nell'Hub. La rinuncia al vaccino,
dopo le vicende delle scorse settimane, rilevano dall'Hub è
stato solo del 5%.
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