Apertura straordinaria
al pubblico dal 21 marzo al 2 aprile a Paola della Cella di San
Francesco, la stanza dove riposava e pregava, ubicata
all'interno del Santuario a lui dedicato. Lo ha stabilito la
Comunità dei Padri minimi in occasione delle celebrazioni per il
V centenario della Canonizzazione avvenuta il 1/o maggio 1519
per opera di Papa Leone X. I pellegrini potranno visitare la
Cella tutti i giorni al mattino dalle 9.30 alle 13 e nel
pomeriggio dalle 15 alle 18.30". La Cella, situata accanto alla
porta dell'antico Coro della Chiesa, è stata trasformata sin da
subito in cappellina per la devozione dei fedeli che presto
iniziarono a venerare il Santo Taumaturgo. Benché molto piccola
(misura poco più di due metri di lunghezza e un metro e mezzo di
larghezza) ha un alto valore spirituale, perché lì il Santo
elevava la sua preghiera di lode a Dio rimanendo umile e devoto.
Alto è anche il valore artistico perché adornata di affreschi
ben conservati.La Cella fu approntata da San Francesco nel 1452,
insieme ad altre. Si accede da una piccola gradinata in pietra,
quindi si vede la porticina incorniciata di marmi con due esili
colonnine di marmo venato, sormontate da capitelli corinzi, che
reggono il timpano, al centro del quale è collocato lo stemma
dell'Ordine col motto Charitas e la scritta Sancti Patris
Cellula. All'interno della cella c'è l'altarino con l'immagine
del Santo in estasi. Sulle pareti sono affrescati i due miracoli
che in quella Cella avvennero per l'intercessione di San
Francesco: quello del nipote Nicola, risuscitato, e del legato
del Papa Paolo II, Mons. Adorno, che vide San Francesco con i
carboni ardenti tra le mani. L'apertura della Cella del Santo è
un evento eccezionale per un momento straordinario. Un anno
santo quello del V Centenario della Canonizzazione in cui, si
ricorda, è possibile lucrare l'indulgenza plenaria. L'edizione
del 2020 è stata preceduta nel 2008 (a conclusione delle
celebrazioni per il V centenario della morte); nel 2012 (nel
cinquantesimo anniversario della proclamazione del Santo a
Patrono della Calabria); nel 2016 (VI Centenario della nascita
del Santo)".
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