/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Carceri, agente aggredito a Catanzaro

carceri

Carceri, agente aggredito a Catanzaro

Divelto tavolino cella. Sindacato, tensioni da sovraffollamento

CATANZARO, 03 febbraio 2019, 11:51

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un assistente capo della Polizia penitenziaria, in servizio nel carcere di Catanzaro, è stato aggredito da due detenuti comuni che gli hanno provocato ferite e contusioni. A darne notizia è la segreteria regionale calabrese dell'Uilpa Polizia penitenziaria che esprime solidarietà alla vittima dell'aggressione.
    A seguito del rifiuto di consegnare farmaci, il cui possesso all'interno della cella non è consentito, i due reclusi, entrambi rom, avrebbero divelto un piede di un tavolino della cella usandolo contro l'assistente capo che, dopo essere stato soccorso, è stato costretto a fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso.
    "Quando in una struttura i detenuti vengono stipati, sono circa settecento - afferma il segretario regionale dell'Uilpa Polizia penitenziaria, Salvatore Paradiso - è facile immaginare quali e quante tensioni si possano generare. Tale situazione non è solo grave ma inaccettabile atteso che in Calabria alcuni istituti registrano numeri non eccessivi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza