Ammirazione, condita da un
pizzico di inevitabile nostalgia, per uno dei cantautori che
hanno regalato alcuni "gioielli" indimenticabili alla musica
italiana. Il "Parco della biodiversità" di Catanzaro si é
riempito di gente per il concerto di Eugenio Finardi nell'ambito
di "Settembre al Parco", la kermesse organizzata
dall'Amministrazione provinciale di Catanzaro, tornata
quest'anno con grande successo dopo un anno di pausa.
Finardi, accompagnato da un gruppo di musicisti di grande
levatura, ha sciorinato tutti i suoi più grandi successi,
accompagnato dai cori e dagli applausi del pubblico. Alla fine
il presidente della Provincia, Enzo Bruno, ha voluto premiarlo
consegnandogli una creazione dell'orafo Michele Affidato. A chi,
a fine concerto, gli ha chiesto se oggi riscriverebbe quella
canzone così densa di ammirazione per il nostro Paese che é
stata "Dolce Italia", Finardi ha risposto senza esitazione:
"Perché no? L'Italia resta un Paese bellissimo. E' lo Stato che
purtroppo difetta".
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