La polizia ha arrestato, su
disposizione della Dda di Catanzaro, esponenti di rilievo e
affiliati della cosca Gallelli, operante nel basso versante
ionico, ritenuti responsabili di numerose estorsioni ai danni di
un'impresa agricola di una nota famiglia di latifondisti. Dalle
indagini della Squadra mobile di Catanzaro, è emerso che il capo
cosca Vincenzo Gallelli, di 74 anni, sin dai primi anni '90
avrebbe imposto la "guardiania" sulle proprietà della famiglia
di Badolato, fissando anche le modalità di sfruttamento dei
terreni, costringendo gli imprenditori a concederli a pascolo ed
erbaggio ai propri familiari impedendone in tal modo il libero
sfruttamento commerciale. La pressante condizione di
assoggettamento ed omertà imposta ai titolari dell'azienda,
realizzata anche con sistematici danneggiamenti, li aveva
costretti a modificare i termini contrattuali con altri
operatori agricoli, la cui presenza doveva rappresentare una
sorta di argine alle pretese ed ai condizionamenti di Gallelli.
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