Sono circa quattrocento le
cavità censite dal Catasto Grotte della Calabria, alcune delle
quali hanno uno sviluppo di poche decine di metri mentre altre
sono profonde diversi chilometri.
In questi ambienti naturali, presenti sull'intero territorio
regionale, l'Arpacal ha avviato dal 2015 una campagna di
monitoraggio in collaborazione con l'Inail ed il Ministero della
Salute per valutare la propagazione e l'accumulo del radon, gas
nobile radioattivo di origine naturale. Adesso l'Agenzia,
assieme al Soccorso alpino e speleologico calabrese, realizzerà
una ricerca sperimentale per studiare le condizioni in cui si
potrebbero accumulare sacche di radon nel sottosuolo. L'Arpacal,
così, aggiungerà altri dati alle informazioni, acquisite o in
fase di acquisizione nel territorio riguardanti le misurazioni
di radon negli ambienti di vita come le scuole, le abitazioni
private, gli edifici pubblici e luoghi di lavoro, ed anche nel
suolo e nell'acqua.
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