Circa 4.500 persone "hanno
ammirato le opere dei 44 artigiani lucani che dal primo al 5
maggio hanno esposto le loro opere negli ambienti de Le
Monacelle, in via Riscatto a Matera, nell'ambito della terza
edizione di Fucina Madre, voluta e organizzata da Apt e Regione
Basilicata". Lo ha reso noto l'ufficio stampa della stessa
Agenzia di promozione turistica.
"Ancora una volta Fucina Madre - è sottolineato nella nota -
si conferma appuntamento di grande interesse per la
valorizzazione dell'artigianato artistico e dei suoi molteplici
linguaggi. Per cinque giorni, artigiani provenienti da ogni area
della Basilicata hanno esposto i loro prodotti trovando
l'attenzione dei numerosi visitatori, molti dei quali turisti
che hanno colto questa opportunità per acquistare e portare a
casa alcuni di questi manufatti. La manifestazione si è
arricchita, fra l'altro, di iniziative come conferenze, concerti
e due mostre.
Di particolare rilievo proprio l'incontro-dibattito sul tema del
souvenir inteso come oggetto in grado di raccontare l'identità e
la storia di un luogo, di un paesaggio".
Il direttore dell'Apt, Antonio Nicoletti, ha messo in
evidenza che "le conferenze ci hanno aiutato a comprendere ancor
di più quanto sia importante, soprattutto in una città come
Matera, proporre e valorizzare produzioni di qualità, che
interpretano e raccontano i valori del nostro territorio. La
sensazione più bella è stata quella di vedere soddisfatti gli
operatori, un gruppo sempre più coeso di artisti di tre
generazioni che danno vita al nostro territorio attraverso gli
oggetti che essi realizzano. La principale novità di quest'anno,
quella di consentirne la vendita, è stata particolarmente
apprezzata da turisti provenienti letteralmente da ogni parte
del mondo. Un riscontro positivo anche per le conferenze e gli
eventi artistici, che hanno arricchito di ulteriori contenuti ed
emozioni quest'edizione dell'Expo".
Per Nicoletti, "il messaggio che resta dopo queste cinque
giornate è la volontà, nata in questi giorni, di lanciare la
proposta di un luogo espositivo permanente, nel centro della
città dei Sassi, dove gli artigiani possano esporre e vendere le
loro opere. Sarebbe un bel segnale di come la creatività
artigiana possa contribuire alla tutela di quell'autenticità e
identità che il turismo di massa rischia di minare. Su questo -
ha concluso - lavoreremo insieme alle istituzioni cui compete
questo tipo di iniziative".
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