Scontro nella "zona rossa": la
Basilicata, da ieri "chiusa" in base ai parametri sanitari, ha
assistito oggi ad uno scontro quasi tutto politico fra il
presidente della Regione, Vito Bardi (centrodestra) da una
parte, e l'Anci e Cgil, Cisl e Uil dall'altra. Oggetto del
contendere, proprio la decisione del Governo di istituire una
"zona rossa" nettamente rifiutata, in modo pressoché unanime,
dai lucani, siano essi amministratori, commercianti o cittadini.
Ma - è giusto dirlo - anche accettata con disciplina.
Ad ogni modo, l'Associazione nazionale comuni italiani ha
preso oggi la parola per schierarsi al fianco dei sindaci che
hanno chiesto una revisione del provvedimento del Governo. La
nota, però, ha attaccato frontalmente anche il sistema sanitario
regionale (definito "incapace di tenere sotto controllo la
situazione"), il governatore e la sua giunta, che avrebbero
rifiutato le proposte dell'Anci bollandole come "frutto di
pregiudizi politici". Ovvia la richiesta al Ministro della
Salute, Roberto Speranza, di rivedere la "zona rossa": istanza
condivisa dal sindaco di Potenza, Mario Guarente (Lega), che ha
sollecitato l'applicazione dei parametri "comune per comune, in
base al numero dei contagiati". Bardi, però, ha reagito,
replicando all'Anci con fermezza: "La Regione si è opposta e non
ha promosso iniziative che andassero nella direzione della zona
rossa né ha avallato in qualche modo la decisione finale".
Replica anche sul mancato coinvolgimento dell'Anci sul piano
vaccinale. Su due piani: primo, non è vero che la Regione ha
fatto da sola. Secondo, venerdì incontro sia con l'Anci sia con
i sindaci dei 131 comuni della Basilicata. Della zona rossa
Bardi ha parlato anche durante la riunione del consiglio
regionale: "E' stata una decisione basata su parametri imposti
dal Governo, che dobbiamo rispettare". La complicazione
ulteriore è arrivata da Cgil, Cisl e Uil, che hanno aperto il
"fronte" dello scontro annunciando una mobilitazione per il
prossimo aprile.
Intanto, oggi a Potenza è cominciata la vaccinazione di
forze dell'ordine e insegnanti.
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