La Regione "non ha alcun interesse
a recuperare risorse, avendo i bilanci perfettamente in ordine",
ma "è stata costretta ad intervenire dopo che la procura della
Corte dei Conti ha invitato l'ente a controdedurre, ritenendo
non legittime le indennità aggiuntive erogate negli ultimi anni
ai medici della continuità assistenziale". E' quanto è emerso
nel corso di un incontro organizzato nella sala Verrastro per
esaminare "il problema delle indennità aggiuntive ritenute
illegittime dalla procura della Corte dei Conti" per i medici
della continuità assistenziale.
Durante la riunione è stato proposto dalla Regione ai legali
dei medici della continuità assistenziale "di impugnare il
provvedimento, che ha comunque tutti i presupposti di manifesta
fondatezza, davanti al giudice del lavoro, per poter usufruire
della eventuale sospensione dell'esecutività e trovare nel
frattempo una soluzione, a livello di contrattazione nazionale,
a un problema che interessa, nella realtà, anche le altre
regioni italiane".
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