Il vescovo di Melfi (Potenza),
monsignor Gianfranco Todisco, è stato ascoltato in Procura, nel
capoluogo lucano, in relazione a quanto detto nel corso di un
convegno su "giovani e lavoro", durante il quale ha riferito di
aver saputo che qualcuno ha pagato una "tangente" per ottenere
un posto in un'azienda dell'indotto dello stabilimento di Melfi
della Fca, dove si producono Jeep "Renegade" e "500X".
Il presule è entrato nel Tribunale di Potenza intorno alle
ore 16.30. L'incontro con il Procuratore di Potenza, Luigi Gay,
è durato circa un'ora e in seguito monsignor Todisco ha lasciato
il Palazzo di Giustizia da un'uscita secondaria. Prima di
incontrare i magistrati, ha spiegato di essere stato convocato,
e di voler ripetere quanto detto durante il convegno, ricordando
che la vicenda si riferisce solo al settore dell'indotto, e di
voler "rispondere a tutte le domande che mi farà il
procuratore", ma di non sapere "i nomi e i cognomi", perché "le
persone hanno paura di parlare".
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