La vicenda che riguarda il pozzo
di reiniezione "Costa Molina 2" a Montemurro (Potenza) -
sequestrato lo scorso 31 marzo insieme al Centro Olio di
Viggiano, nell'ambito dell'inchiesta sulle attività estrattive
in Basilicata della Procura di Potenza, che ne ha poi disposto
il "dissequestro temporaneo", il 1 giugno, per permettere
all'Eni di fare alcuni lavori "di modifica tecnica" - è
"sicuramente emblematica" ed è "il prodotto di una lunga serie
di comportamenti omissivi" degli organi e degli enti di
controllo. Lo ha detto il segretario dei Radicali lucani,
Maurizio Bolognetti, stamani a Potenza nel corso di una
conferenza stampa. Bolognetti ha ripercorso la vicenda che
riguarda le procedure di reiniezione nel pozzo, a partire dal
2006, delle acque di scarto provenienti dal Centro Olio: secondo
quanto spiegato dal segretario dei Radicali, l'ipotesi della
presenza di fattori inquinanti era già emersa negli anni
successivi, e "nota al Comune di Montemurro e all'Arpab".
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