Ania, 'L'intelligenza artificiale è essenziale. Uniamo le forze'

L'intelligenza artificiale può diventare un vantaggio competitivo per l’Italia e favorire al tempo stesso il bene comune. "Facciamo il tifo perché questo avvenga, insieme pubblico e privato". È stato questo il messaggio della presidente dell'Associazione nazionale per le imprese assicuratrici, Maria Bianca Farina, all'evento 'Innovation by Ania' dal titolo 'Assicurazioni e intelligenza artificiale: innovazione al servizio del Paese'. L'appello di Farina a lavorare insieme, "con un approccio olistico e sinergico con gli altri attori dell'ecosistema" e "una sempre più forte collaborazione con il Governo e le istituzioni", è stato subito accolto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

"Siamo convinti sostenitori - ha detto Butti - che pubblico e privato debbano lavorare insieme nel settore" dove manca ancora una politica industriale e va costruita. Intanto il valore del mercato dell’intelligenza artificiale ha raggiunto nel mondo 208 miliardi di dollari, nel 2023, e potrebbe decuplicare entro la fine del decennio. "I numeri che circolano sull'intelligenza artificiale sono molto alti e quelli che sono stati spesi in Italia ad oggi sono abbastanza bassi", ha osservato l'amministratore delegato e Dg di Cdp Venture Capital, Agostino Scornajenchi, ricordando di aver stimato qualche mese fa un orizzonte investibile per i prossimi 4-5 anni di circa 3 miliardi di euro.

"Quando abbiamo iniziato - ha aggiunto - ci sembravano tanti, adesso passato poco più di un mese, se rifacessimo questa stima probabilmente dovremmo aumentarla di parecchio, forse già raddoppiarla". Le potenzialità dell'intelligenza artificiale, in particolare in campo assicurativo sono "straordinarie", secondo l'analisi dell'innovation leader di Deloitte Central Mediterranean, Andrea Poggi. Già oggi alcuni attori innovativi la utilizzano per la verifica e la stima automatica dei danni a veicoli ed edifici sulla base di immagini acquisite da smartphone, rendendo 10 volte più veloce il processo.

E, in relazione ai rischi climatici, è possibile - secondo Poggi - stimare e liquidare preventivamente potenziali sinistri alcuni giorni prima che questi si verifichino. È questo un tema sempre più rilevante visto che nel 2023, le catastrofi naturali e climatiche, sono costate alle imprese, tra danni fisici diretti e perdita di giro d’affari, 357 miliardi di dollari.

Anche l'Italia ha vissuto eventi naturali al di sopra di qualsiasi modello previsionale, preoccupando il settore, come ha evidenziato l'amministratore delegato e direttore generale di Allianz Italia e vicepresidente di Ania, Giacomo Campora: "per Allianz lo scorso anno abbiamo avuto danni per oltre 900 milioni di euro quando in un anno normale prevediamo di averne per 120-130 milioni", che c'è stato un "fattore 8 volte più grave" rispetto alla previsione dei modelli utilizzati allora. Un altro fronte prioritario di applicazione per l'intelligenza artificiale è quello del cybercrimine che ha raggiunto nel mondo 10.500 miliardi di dollari, secondo le stime indicate dal direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Ivano Gabrielli.

Gabrielli ha evidenziato che anche il primo trimestre 2024, come il 2022 e il 2023, è stato "impegnativo" per numero e capacità aggressiva degli attacchi in Italia. Il direttore generale Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi, ha segnalato la grande necessita "di investimenti in sicurezza digitale" soprattutto per le piccole e medie imprese che, se non si rafforzano, rischiano di essere espulse dal mercato. Il country manager e ceo di Generali Italia e vicepresidente di Ania, Giancarlo Fancel, ha ricordato che secondo il Cyber Index Pmi realizzato da Generali con Confindustria, il livello medio di consapevolezza in materia di sicurezza digitale è di 51 su 100, "sotto la sufficienza".

"Tra noi artigiani ci sono 125mila aziende che usano il digitale e i reati sono aumentati dell'80% negli ultimi anni", ha riconosciuto anche il presidente di Confartigianato Marco Granelli. Si guarda all'intelligenza artificiale anche nella santià per offrire risposte in grado far fronte all'invecchiamento demografico, che vedrà in Italia il 28% della popolazione over 65 nel 2030 e il 35% nel 2050, secondo le stime. "Bisogna trovare un ponte, un modo di costruire nuovo sia mettendo insieme pubblico e privato sia digitalizzando", ha detto la responsabile divisione Insurance Intesa Sanpaolo e vicepresidente Ania, Virginia Borla. L'innovazione è quindi "essenziale per competere" anche nel settore assicurativo. L'Ania chiede investimenti in infrastrutture e in formazione e sostegno a partnership pubblico-private con incentivi adeguati. Inoltre preme perché siano eliminate le disparità regolatorie rispetto alle grandi piattaforme tecnologiche e disciplinato l'accesso ai dati di interesse comune, per esempio della pubblica amministrazione.