Peggiora in Italia la situazione
delle città. Nel 2019 l'indice composito elaborato dall'Asvis
Città e comunità sostenibili per misurare l'andamento del
Paese verso l'Obiettivo 11 dell'agenda 2030 si contrae,
affossato dall'aumento dell'abusivismo edilizio (+5,5% dal 2010
al 2019), dal sovraffollamento delle abitazioni (+18,6%) e
dall'aumento dell'utilizzo dei mezzi privati per recarsi sul
posto di lavoro.
"Per invertire questa tendenza - scrive l'Alleanza per lo
sviluppo sostenibile alla vigilia della Giornata mondiale delle
città - sono necessari interventi di riqualificazione
energetica dell'edilizia, mobilità sostenibile, lotta alla
povertà con interventi mirati nelle periferie, digitalizzazione
e contrasto all'inquinamento e al consumo di suolo".
Per il 2020 è ritenuto "difficile valutare quale sarà la
direzione dell'indicatore" perché, a seguito delle misure di
contrasto alla pandemia, è aumentata "considerevolmente" la
qualità dell'aria nelle città, ma l'emergenza sanitaria ha
diminuito anche l'utilizzo dei mezzi pubblici.
"Le città sono determinanti per l'attuazione dell'Agenda
2030, per portare il Paese verso la sostenibilità economica,
sociale e ambientale e vanno considerate come centrali nel
disegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato
dal Next Generation Eu", commenta il portavoce dell'Asvis,
Enrico Giovannini.
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