La Commissione europea vuole
aumentare la produzione nell'Unione di materie prime necessarie
per le rinnovabili. Lo rivela l'Ft. Secondo i piani, ancora agli
inizi, verrebbero abbassate le barriere all'estrazione e
produzione di materiali critici come litio, cobalto e grafite,
necessari per parchi eolici, pannelli solari e veicoli
elettrici. "La domanda sta aumentando notevolmente a causa della
transizione digitale e verde della nostra società, ma troppo
spesso dipendiamo quasi interamente dalle importazioni, mentre
la geopolitica delle catene di approvvigionamento è sempre più
instabile", afferma il commissario per il mercato interno
dell'Ue Thierry Breton. Ciò richiederebbe un "dibattito aperto"
su maggiori estrazione, lavorazione, raffinazione e riciclaggio
in Europa, spiega Breton. "Preferiamo importare da paesi terzi e
chiudere gli occhi sull'impatto ambientale e sociale, per non
parlare dell'impronta di carbonio dell'importazione. Ma
l'estrazione mineraria in Europa non deve essere un affare
sporco".
Il quotidiano della City ricorda il caso delle grandi riserve di
litio in Portogallo e della miniera di Barroso nel nord-est del
Paese, che avrebbe dovuto iniziare la produzione di litio per le
batterie dei veicoli elettrici nel 2020, ma in attesa
dell'approvazione ambientale la data è stata posticipata più
volte. La Commissione sta lavorando così a una proposta di legge
sulle materie prime volta a stimolare la produzione dell'Ue. Tra
le idee, l'individuazione di progetti strategici chiave con
autorizzazioni accelerate, o uno sportello unico per le
autorizzazioni di progetti o misure per accelerare i processi
nazionali in alcuni casi.
Secondo la Commissione, nel 2020 circa il 22% della produzione
di energia dell'Ue proveniva da fonti rinnovabili, con
l'obiettivo di salire al 32% entro il 2030, o anche fino al 45%
stando alla richiesta della commissione Industria del Parlamento
europeo. Per il 2030 la domanda nell'UE di terre rare per le
turbine eoliche aumenterà di cinque volte, con una offerta
globale solo raddoppiata. La domanda di litio dovrebbe essere 60
volte superiore ai consumi attuali entro il 2050, quella di
cobalto e grafite 15 volte superiore.
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