Nel 2019, 20 produttori di polimeri
nel mondo hanno prodotto oltre la metà di tutti i rifiuti di
plastica monouso generati globalmente, il 55%. I primi 100 ne
hanno prodotto il 90%. Le società ExxonMobil e Dow (entrambe
statunitensi) sono al primo e al secondo posto, seguite al terzo
posto dalla cinese Sinopec. Queste tre aziende da sole hanno
prodotto il 16% della plastica monouso che poi è diventata
rifiuto. L'italiana Eni è al 40/o posto. Lo rivela il rapporto
Plastic Waste Makers Index della fondazione australiana
Minderoo.
Secondo lo studio, venti gestori istituzionali di capitali,
guidati dalle società statunitensi Vanguard Group, BlackRock e
Capital Group, possiedono azioni per oltre 300 miliardi di
dollari nelle società controllanti questo produttori di
polimeri. Di questi soldi, 10 miliardi vengono dalla produzione
di polimeri da materia prima vergine per plastiche monouso.
Venti delle maggior banche mondiali dal 2011 hanno prestato
quasi 30 miliardi di dollari per la produzione di questi
polimeri. La classifica è guidata da Barclays, seguita da HSBC e
da Bank of America,
I 100 maggiori produttori di polimeri continuano tutti a
servirsi quasi esclusivamente di materia prima vergine, cioè
proveniente direttamente da combustibili fossili, e non dal
riciclo di altra plastica. Nel 2019, la produzione di polimeri
riciclati dai rifiuti di plastica rappresentava il 2% del
prodotto totale.
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