Nel 2020 Erion ha gestito su tutto
il territorio italiano circa 300.000 tonnellate di rifiuti
associati ai prodotti elettronici, tra RAEE domestici (più di
260.000 tonnellate), Rifiuti Professionali (9.500 ton) e Rifiuti
di Pile e Accumulatori (oltre 29.600 ton). La quantità totale di
rifiuti gestiti, che supera del 4% quella registrata nel 2019
(circa 290.000 ton), è paragonabile al peso di 41 Tour Eiffel.
Tra i RAEE domestici gestiti da Erion nel 2020 prevalgono quelli
del raggruppamento R2 (Grandi Bianchi) con 112.000 tonnellate,
pari al 43% del totale. Seconda posizione per i RAEE del
raggruppamento R1 (Freddo e Clima) con 79.000 tonnellate (30%),
seguiti dai RAEE di R3 (Tv e Monitor) con 44.000 tonnellate
(17%), R4 (Piccoli Elettrodomestici) con più di 25.000
tonnellate (10%) e, infine, R5 (sorgenti luminose) con circa 150
tonnellate.
"I risultati ottenuti da Erion nel 2020 sono molto importanti,
non solo perché superiori a quelli raggiunti precedentemente da
Ecodom e Remedia, ma soprattutto perché confermano che la
fusione di queste due grandi realtà rappresenta una scelta
vincente per accompagnare i nostri Produttori nella transizione
ecologica già in atto in Europa - ha dichiarato Giorgio Arienti,
Direttore Generale di Erion WEEE -. Quelli del 2020 sono
risultati ancora più significativi se si considerano i disagi
che la pandemia da Covid-19 ha causato al Paese. Il blocco quasi
totale della filiera dei rifiuti elettronici ha portato a una
contrazione della raccolta nei mesi di marzo e aprile. Un calo
che Erion ha saputo colmare nella seconda metà dell'anno,
superando così del 4% i già ottimi risultati del 2019".
I risultati operativi del 2020 confermano il ruolo nello
sviluppo di una reale Economia Circolare a livello nazionale. Il
tasso di riciclo delle Materie Prime Seconde è stato pari al 89%
del peso dei RAEE domestici gestiti. In dettaglio, dalle oltre
260.000 tonnellate, Erion WEEE ha ricavato 133.000 tonnellate di
ferro, pari al peso di 294 treni Freccia Rossa; 5.000 tonnellate
di alluminio, pari a 6 milioni di caffettiere; 6.000 tonnellate
di rame, pari a 66 volte il peso del rivestimento della Statua
della Libertà e 35.000 tonnellate di plastica, pari a 14 milioni
di sedie da giardino.
Sul podio tre regioni del Nord, Lombardia, Emilia-Romagna e
Veneto, seguite dal Lazio. Fanalino di coda risulta essere la
Valle d'Aosta che prende la maglia nera di Regione meno virtuosa
seguita dal Molise e dalla Basilicata.
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