L'Italia sale al 17esimo posto per
l'Ey Renewable Energy Country Attractiveness Index, che
classifica 40 Paesi in base all'attrattività di investimenti e
opportunità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili.
Migliora così di una posizione rispetto al maggio 2019 e di due
posizioni rispetto al novembre 2018.
Alla base di questo progresso ci sono fattori come il
raggiungimento della grid parity, che permette agli investitori
di ottenere una remunerazione dei loro investimenti, anche senza
incentivi. Ey stima che, nel fotovoltaico, si può beneficiare di
un ritorno dell'investimento tra il 6% e il 10% alle attuali
condizioni di mercato.
Inoltre contribuisce al miglioramento della posizione
dell'Italia il rapido sviluppo del mercato dei PPA (Power
Purchase Agreement, accordi tra privati per il ritiro
dell'energia a un prezzo concordato), sia in termini di numero
degli accord (oltre la decina), sia per dimensione (più di 100
MW per accordo), sia per durata (in alcuni casi oltre 10 anni).
Ha un ruolo nel giudizio di Ey, infine, la dinamicità del
mercato secondario.
Questi fattori "indicano che l'Italia continuerà a giocare un
ruolo da protagonista in questo settore", commenta l'Italy
Energy Leader di Ey, Giacomo Chiavari, ricordando che la
Strategia Energetica Nazionale prevede per il 2030, "nello
scenario più aggressivo", di triplicare la produzione da energie
rinnovabili solare e eolica rispetto a quella del 2015.
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