Il piano nazionale di ripresa e
resilienza è bocciato dai giovani attivisti che si confrontano
con il portavoce dell'Asvis, Enrico Giovannini, all'evento
online "Vogliamo decidere sul nostro futuro!". "Il grande
assente è il pilastro 6, le politiche per la nuova generazione",
dice nel primo intervento Elisa Cappa Bava dell'European Youth
Parliament, che chiede una strategia "capace di investire nei
giovani come risorsa economica essenziale per la sostenibilità
del futuro".
Dal movimento Fridays for future, Giovanni Mori, presenta
poi un appello a lavorare, di pari passo, sul piano sociale
economico e ambientale. "È una grandissima opportunità - dice
Mori - e se sprechiamo anche questa rischiamo non solo di
trovarci con una crisi climatica alle costole ma anche con una
crisi economica ancora peggiore".
La presidente del Consiglio Nazionale Giovani, Maria Cristina
Pisani, indica quindi l'importanza che la partecipazione dei
giovani arrivi nelle istituzioni. Anche perché, come osserva
Domenico Vito della Rete Giovani 2021, servono attivismo e
coordinamento, "altrimenti se genera solo entropia".
I ragazzi rivendicano il loro ruolo di "traghettatori del
cambiamento", con le parole del Coordinatore del gruppo di
lavoro ASviS delle organizzazioni giovanili Giovanni Moraglia
(Federmanager Gruppo giovani). "I giovani ci sono, e sono
portatori di innovazioni e di competenze, e ha senso dargli
spazio", sottolinea anche Robert Zielonka di Global Shapers.
"Abbiamo bisogno di un piano totalmente dedicato ai giovani",
sintetizza l'altra coordinatrice del gruppo di lavoro Asvis
Maria Vittoria Dalla Rosa Prati (New Wave Plef) richiamando allo
spirito europeo di Next generation Eu.
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