Rete della Conoscenza, Unione degli
Studenti e Link aderiscono al quarto sciopero globale per il
clima. Oggi è prevista la partecipazione ai cortei in centinaia
di città e decine di iniziative negli atenei.
Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della
Conoscenza, spiega: "Torniamo in piazza con Fridays for Future
perché vogliamo un altro mondo in cui vivere, libero dalla
minaccia del cambiamento climatico. Il Black Friday è il momento
perfetto per denunciare un sistema economico fondato sullo
sfruttamento sconsiderato dell'ambiente e dei lavoratori per
produrre merci inutili a prezzi bassi. Vogliamo un cambiamento
radicale del sistema economico, perciò dalle piazze di domani
lanceremo un messaggio ai potenti del mondo che si riuniranno
dal 2 al 13 dicembre alla COP25 di Madrid: basta propaganda, non
c'è più tempo. I cambiamenti climatici hanno già effetti
devastanti, come abbiamo visto con l'acqua alta straordinaria
che ha sommerso Venezia. Vanno azzerate le emissioni entro il
2025, mentre il Governo italiano nella Legge di Stabilità
prevede la conferma di circa 19 miliardi annui di sussidi
ambientalmente dannosi fino al 2040, inclusi gli inutili
incentivi alle auto aziendali inquinanti. Il Governo non ha
presentato un Green New Deal, piuttosto vediamo un Green New
Fake. Saremo in piazza domani e anche il 6 dicembre alla grande
manifestazione dei giovani a Madrid, contro l'irresponsabilità
dei potenti del mondo".
Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale di Unione degli
Studenti, ricorda che il Ministro dell'Istruzione Lorenzo
Fioramonti "ci ha garantito che interromperà le collaborazioni
tra MIUR e multinazionali inquinanti, ma ancora non basta. I
nostri edifici scolastici cadono a pezzi, mentre è necessario un
grande piano di riqualificazione ecologica delle scuole del
Paese. Nella Legge di Stabilità 2020 mancano investimenti
adeguati sull'istruzione. Per affrontare l'innovazione
tecnologica e la transizione ecologica serve l'istruzione
gratuita, dobbiamo diffondere la conoscenza per costruire un
futuro migliore".
Camilla Guarino, coordinatrice nazionale di Link
Coordinamento universitario, rende noto che nelle università
"faremo decine di iniziative per denunciare la crisi del
cambiamento climatico. La conoscenza e la ricerca scientifica
sono fondamentali per affrontare questa minaccia, ma il nostro
Paese investe troppo poco. La Legge di Stabilità 2020 prevede
scarsi finanziamenti per la ricerca e non garantisce le risorse
necessarie al diritto allo studio universitario. Non possiamo
cambiare il sistema economico se non abbiamo la possibilità di
studiare e avere un futuro lavorativo".
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