La coscienza ambientale progredisce,
però, nelle aziende del terziario - principalmente a causa dei
costi - gli investimenti vanno ancora un po' al rallentatore:
oltre il 50% delle imprese che impiegano risorse nel 'green',
hanno tra i 7 e i 15 dipendenti, mentre "per le più piccole la
strada della transizione ecologica è ancora faticosa", giacché
"costi e burocrazia non aiutano a fare il grande salto", perciò
il 40% delle realtà produttive, "nonostante sia sensibile alle
tematiche ambientali, afferma che i costi necessari per
diventare sostenibili, ad oggi, sono ancora alti, il 25% lamenta
eccesso di burocrazia e norme di difficile comprensione e
interpretazione".
È ciò che affiora dalla lettura dei dati diffusi stamattina da
Confcommercio, che ha lanciato 'Imprendigreen', l'iniziativa che
accompagna le imprese nel percorso della transizione ecologica,
in collaborazione con la Scuola universitaria superiore
Sant'Anna di Pisa ed Enea, e con il patrocinio del ministero
dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. Stando all'analisi
effettuata, si evidenzia, "per ridurre i consumi energetici, il
40% delle imprese ha provveduto a installare macchinari,
impianti e/o apparecchi efficienti", invece "molto poco diffuse
risultano le azioni a supporto della mobilità sostenibile, in
media solo 4,8 aziende su 100 hanno acquistato automezzi
elettrici o ibridi".
E, sul versante idrico, l'indagine rivela che "5 imprese su 10
hanno adottato in prevalenza interventi per contenere prelievi e
consumi di acqua, soprattutto quelle dei servizi e quelle di
minori dimensioni. Seguono i trattamenti delle acque reflue per
il controllo degli inquinanti, possibili solo nell'ambito di
alcune realtà produttive, quelli per il riutilizzo e riciclo
delle acque e le azioni di controllo dei contaminanti
ambientali, con un coinvolgimento crescente delle imprese di
maggiori dimensioni", fa sapere, infine, Confcommercio.
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