Il gruppo Hera ha lanciato il suo
primo sustainability-linked bond del valore di 500 milioni di
euro, rimborsabili in 12 anni e mezzo. Il prestito
obbligazionario non convertibile ha riscontrato grande interesse
da parte degli investitori internazionali, che hanno effettuato
sottoscrizioni circa quattro volte superiori all'offerta.
L'emissione, come spiega il gruppo in una nota, s'inserisce
nella strategia di sostenibilità volta alla riduzione delle
emissioni e al riciclo delle plastiche.
Sarà pagata una cedola annuale a tasso fisso dell'1%, mentre
il rendimento al momento dell'emissione è pari a 1,077%. A
partire dalla data di pagamento interessi del 2032, è previsto
un eventuale step-up (aumento del tasso di interesse) nel caso
in cui la società non dovesse raggiungere gli obiettivi di
riduzione delle emissioni di Green House Gas in tonnellate di
anidride carbonica (aumento del tasso di 0,20%) e della quantità
di plastica riciclata in migliaia di tonnellate (aumento del
tasso di 0,15%).
Hera, viene ricordato, è stata anche la prima società in
Italia a emettere un green bond già nel 2014, seguito da una
seconda obbligazione "verde" cinque anni dopo, e dal lancio, nel
2018, della prima linea di credito revolving Esg-linked. Il
primo sustainability-linked bond di Hera segue la pubblicazione,
lo scorso 6 ottobre, del Sustainability-Linked Financing
Framework (Slff), con il quale la multiutility ha rafforzato
ulteriormente l'integrazione tra strategie finanziarie e
attenzione alla sostenibilità, delineando le metriche
applicabili a qualsiasi strumento finanziario.
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