I green bond e le altre forme di debito sostenibile emesse nel 2019 hanno raggiunto 465 miliardi di dollari, con una crescita record del 78% rispetto all'anno precedente, secondo le stime di Bloomberg, che prevede un'ulteriore espansione nel 2020. Complessivamente il volume in circolazione del debito sostenibile ha così superato il trilione di dollari, con debitori che spaziano dal governo francese a multinazionali del petrolio come Royal Dutch Shell.
La maggior parte delle emissioni dello scorso anno è rappresentata da green bond per progetti legati all'ambiente, per un totale di 271 miliardi di dollari. Mentre i prestiti collegati alla sostenibilità, che spesso hanno tassi di interesse che dipendono dai risultati del debitore in campo ambientale, sociale e di governance sono il sotto-settore con la crescita più marcata. Del resto, l'offerta di debito sostenibile è in espansione man mano che gli investitori istituzionali spostano risorse e attenzione verso investimenti "amici" dell'ambiente, secondo gli analisti interpellati da Bloomberg. Nel 2019, infatti, con i riflettori puntati sul cambiamento climatico come mai prima, i capi delle grandi società, delle banche e dei governi vogliono "esseri visti comportarsi responsabilmente", come afferma i capo analista per la sostenibilità di Bnef, Jonas Rooze.
Un'altra tendenza in atto è che il mercato diventerà più sofisticato visto che "gli investitori che sempre più chiederanno che vengano spiegati i contributi all'ambiente di ogni emittente", con le parole del responsabile della corporates and institutions unit di Nordea Bank Abp, Mathias Leijon.
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