Stm ha chiuso il 2023 con un
approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili in rialzo dal
62 al 71% ed emissioni di gas serra Scope 1 e 2 in calo del 45%
dal 2018. Lo si legge nel bilancio di sostenibilità del gruppo,
che ha investito il ricerca e sviluppo il 12,2% dei 2,1 miliardi
di dollari (1,9 miliardi di euro) di ricavi netti realizzati.
"La sostenibilità - conferma l'amministratore delegato
Jean-Marc Chery - è al cuore della nostra 'value proposition' e
genera benefici per la nostra
azienda, i clienti e la società". "Siamo orgogliosi - prosegue -
dei progressi compiuti in termini di innovazione, resilienza e
coinvolgimento dei dipendenti e del cammino percorso verso
l'ambizioso obiettivo di diventare carbon neutral per le
emissioni Scope 1 e Scope 2 e in parte Scope 3 entro il 2027".
Nel 2023 Stm ha sottoscritto un accordo di acquisto di
energia in Italia per la produzione di 250 GWh annui di energia
rinnovabile a partire dal 2024, pari a 3,75 TWh in 15 anni. In
crescita dal 95 al 96% il riutilizzo e il riciclo di rifiuti,
mentre sul fronte del cambiamento climatico il gruppo ha
ricevuto la classificazione 'A' della onlus Cdp, che stila ogni
anno la lista delle società più virtuose in tema di rispetto
dell'ambiente e lotta al cambiamento climatico.
Stm ha partecipato a 195 partnership di ricerca e sviluppo in
tutto il mondo e ha realizzato oltre 610 eventi e iniziative
Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics), con un
incremento del 35% rispetto al 2022, raggiungendo oltre 100mila
studenti e insegnanti in tutto il mondo.
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