"In Italia manca un disegno organico
del sistema di welfare per il diritto allo studio". Lo afferma
la Corte dei conti nell'indagine sul "Finanziamento delle borse
di studio: il Fondo integrativo borse di studio" dove ricorda
che in Italia, nel 2019, solo il 28% dei 25-34enni possiede
un'istruzione terziaria, contro una media OCSE del 45% e indica
che garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti
meritevoli "è possibile solo incrementando le risorse
finanziarie sia statali che regionali".
L'aumento del Fondo per il 2020 di ulteriori 40 milioni di
euro stabilito dal decreto rilancio, che si somma all'incremento
di 31 milioni previsto dalla legge di bilancio 2020, per la
magistratura contabile è un segnale che "sembra andare nella
giusta direzione". La corte riconosce "quanto sia necessario il
ruolo primario dei governi nella costruzione di politiche
compensative", ma indica che occorrerà monitorarne l'andamento.
"Assicurare il diritto allo studio universitario per coloro
che sono meritevoli ma in situazione di reddito più sfavorevoli
significa non solo creare condizioni di pari opportunità ma
legare l'interesse dello Stato all'indispensabile progresso
civile culturale, scientifico ed economico della sua società e
al suo rinnovamento", si legge nel testo.
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