Vertenza Cerella verso una
schiarita. La Giunta regionale, nella seduta di sabato, ha
approvato una delibera che mette Tua, che detiene il 51 per
cento della società, nelle condizioni di procedere all'aumento
di capitale in dei prossimi consigli di amministrazione. Lo ha
comunicato il presidente vicario della Giunta regionale,
Giovanni Lolli, affiancato dal consigliere delegato ai
Trasporti, Maurizio Di Nicola, al termine dell'incontro, oggi a
Pescara, con le rappresentanze sindacali e con una delegazione
di lavoratori della società di trasporto vastese. "Si tratta -
spiega Lolli - di una proposta che dovrà essere negoziata con
gli altri soci privati ma che è stata motivata da ragioni
sociali legate da un lato al rischio di interruzione di un
servizio essenziale e dall'altro alla difficile situazione in
cui si verrebbero a trovare i lavoratori". Lolli ha ribadito che
se la Regione non avesse deciso di intervenire con uno
stanziamento di risorse in favore di Tua, la società sarebbe
sicuramente fallita. Circostanza che, secondo quanto ha riferito
lo steso Lolli, avrebbe determinato per le casse regionali un
danno erariale maggiore in quanto la Regione risulta creditrice,
al pari di Tua, nei confronti della società Cerella di una somma
rilevante. "Non siamo solo di fronte alla necessità di garantire
dei diritti a dei lavoratori che rischiano di andare a casa
senza stipendio ma anche di fronte all'esigenza di garantire un
servizio che non si può interrompere anche perché riguarda un
territorio particolare - ha affermato Lolli -. E' un dato di
fatto che il contributo economico elargito nei confronti di
questa azienda di trasporto in termini di sostegno al trasporto
pubblico locale (Tpl), è il più basso in assoluto ma questo
aspetto - ha chiarito il presidente vicario - va rivisto
all'interno di un contesto tecnico che dovrà riguardare l'intero
segmento. La vicenda giudiziaria farà il suo corso - ha concluso
Lolli - ma intanto abbiamo deciso di legare questa nostra
iniziativa alla richiesta di un piano industriale che chiarisca
bene quali siano le prospettive dell'azienda che, comunque, è
sana ed in grado di stare a pieno titolo sul mercato".
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