Oltre 2.000 persone hanno assistito nella Basilica di San Bernardino, gremita fino all'inverosimile, alla messa celebrata dall'Ordinario Militare per l'Italia, Santo Marcianò, nella seconda giornata dell'88/a Adunata Nazionale degli Alpini all'Aquila.
Davanti all'edificio sacro, riaperto il 2 maggio scorso dopo il sisma del 2009, migliaia di persone hanno seguito la santa messa davanti a un maxischermo.
A concelebrare la messa, insieme all'Arcivescovo Giuseppe Petrocchi, monsignor Bruno Fasani, direttore de L'Alpino, rivista ufficiale dell'Associazione Nazionale Alpini (Ana).
"Siamo debitori verso le nuove generazioni di segnali di grande speranza - ha detto Fasani prima dell'inizio della messa -. Credo che San Bernardino e tutto quello che si è messo in moto con questa Adunata sia un grande messaggio. Se noi siamo stati capaci subito dopo il terremoto di mettere in piedi questi segnali di speranza è un modo per dire alle giovani generazioni 'non pensate di andarvene da qui, rimanete e costruite qui il vostro futuro perché non solo dalle vostre mani, ma anche da quelle di chi vi vuole bene c'è la possibilità che questa terra torni a rifiorire'".
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