Il residente del Consiglio
regionale d'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio commenta il risultato
delle elezioni politiche: "A dispetto di quanto i commentatori
vogliono rappresentare, ritengo che il risultato delle elezioni
politiche ci consegna un dato chiaro: gli italiani hanno
premiato due forze politiche, il M5S e la Lega. Bisogna partire
da qui per analizzare quello che gli elettori hanno chiesto con
il proprio voto: discontinuità nella proposta politica,
rinnovamento dei rappresentanti, radicalità delle posizioni sui
temi europei".
"Cosa accomuna queste forze? Certamente il fatto di aver
messo in campo una dura opposizione al Governo, ma soprattutto i
temi che hanno imposto alla campagna elettorale, che hanno
consentito a entrambe una piattaforma per il loro successo. Se
infatti sommiamo il voto del M5S e della coalizione di
centro-destra (Lega e M5S da sole arrivano al 50 per cento)
arriviamo quasi al settanta per cento degli italiani che hanno
espresso una chiara indicazione su quale posizione debba avere
il nostro Paese su temi dirimenti come l'Europa, l'Immigrazione,
il Reddito di cittadinanza, la Sicurezza del territorio. Sono
queste le priorità politiche imposte al dibattito nel Paese e
sono queste le forze politiche che hanno raccolto consensi con
l'obiettivo di realizzare quanto promesso agli elettori".
"Ritengo - prosegue la nota di Di Pangrazio - che la
formazione di qualsiasi governo del Paese debba innanzitutto
tenere conto dei programmi espressi dalle forze maggiormente
premiate dal voto. Tali forze, dopo essersi impegnate nella
presentazione dei programmi e nella raccolta del consenso,
devono essere le prime a impegnarsi nella ricerca di una sintesi
che conduca il Paese a veder realizzato quanto promesso. Non
condivido quindi l'idea che questa legge elettorale non abbia
restituito agli elettori un vincitore, semmai vi sono due
vincitori. Vincitori che incarnano forze politiche radicali e
che presentano carattere di forte discontinuità con le politiche
di centrosinistra, forze che hanno promesso agli elettori di
candidarsi per 'Vincere e governare', con un elenco preciso di
priorità assolute: Reddito di cittadinanza per i Cinque Stelle ,
blocco dei flussi migratori (con rimpatrio dei clandestini) e un
rapporto diverso dell'Italia con L'Europa per la Lega di Salvini
e centrodestra".
"Il Pd ha proposto un modello di Paese diverso - continua il
presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo - con posizioni
chiare e divergenti su quello che potremmo definire il
core-business di Lega e Cinque Stelle: sì all'Europa, gestione
ordinata dei flussi migratori, no al reddito di cittadinanza,
oppure no all'abolizione della legge Fornero e alla legittima
difesa. Gli italiani hanno in maggioranza ritenuto più
credibili, vicine e necessarie al proprio cambiamento le
proposte del M5S e nel complesso della coalizione del
centro-destra, e a loro spetta l'onere di trovare la sintesi per
la governabilità. Non entro del merito di altre ipotesi sulla
posizione del Pd in questa fase, in quanto il primo passo che
attende questo Partito è fare chiarezza al suo interno e
ricostruire un solido rapporto con l'elettorato deluso.
Ripartendo da parole semplici come umiltà e vicinanza al
territorio".
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