"Rilanciare il ruolo dell'Unione
Europea nella gestione delle catastrofi naturali con la Regione
Abruzzo protagonista e parte attiva di un progetto pilota che
guarda a una nuova legislazione in materia". E' quanto emerso
all'Emiciclo, a L'Aquila, nel corso della seduta della
Commissione Politiche Europee, in cui il presidente del
Consiglio regionale d'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio è stato
audito in merito al Provvedimento Europeo numero 37/2018 che ha
per oggetto come potenziare la gestione delle catastrofi da
parte dell'Unione Europea. Di Pangrazio è stato sentito in
qualità di coordinatore del Gruppo sulle "Calamità naturali"
istituito all'interno della Calre.
Nella Commissione consiliare presieduta da Luciano Monticelli
sono state avanzate osservazioni al lavoro svolto dalla
Commissione Europea proprio sulle calamità naturali. "Il lavoro
a cui è giunta la Commissione Europea è molto simile alle
conclusioni raggiunte dal Gruppo della Calre che presiedo -
afferma Di Pangrazio - Questo non può che farci piacere perché
significa che abbiamo svolto un buon lavoro. Oggi abbiamo
predisposto delle osservazioni al documento della Ue per
sostenere il nostro percorso di lavoro sulle gestioni delle
emergenze e proponendo la Regione Abruzzo come la regione pilota
in Europa su queste tematiche. Voglio infatti ricordare che
siamo partiti con questo Gruppo di lavoro nel dicembre 2016 e
grazie agli esperti che lo compongono, sia del Consiglio
regionale sia delle università abruzzesi, siamo riusciti a fare
un ottimo lavoro culminato nella presentazione ufficiale di un
documento in dieci punti approvato nella Conferenza Plenaria di
Siviglia. In questi dieci punti abbiamo definito le strategie
per una nuova governance delle calamità naturali a livello
europeo partendo dalla seguenti necessità: investire sulla
ricerca in materia di calamità naturali e sull'informazione dei
cittadini nonché sulla formazione di figure professionali
esperte in materia, introdurre un metodo univoco per l'analisi
del rischio, prevedere misure contro i cambiamenti climatici,
legiferare sulla prevenzione dei rischi in particolare sulla
prevenzione di incendi e terremoti, legiferare sul contenimento
del consumo del suolo, armonizzare e rendere sistematica la
normativa europea in materia di disastri naturali, incrementare
il Fondo di solidarietà e semplificare le procedure per
l'accesso allo stesso, riconsiderare e integrare l'articolo 50
del Regolamento UE 651/2014 sugli aiuti in esenzione per i danni
causati da calamità naturali, valutare la possibilità di
introdurre un Fondo per la fase del predisastro sul modello
dell'esperienza statunitense, orientare, con azioni concrete,
sia i Fondi strutturali e di investimento sia i Fondi diretti ad
affrontare anche le questioni connesse alle calamità naturali.
Questi dieci punti - conclude Di Pangrazio - sono stati oggi
inviati alla Ue come osservazioni e integrazioni al lavoro
svolto dalla Commissione Europea. Sono soddisfatto e ringrazio
il presidente Monticelli per il lavoro svolto nella sua
Commissione e per aver consentito l'approvazione di tale
documento all'unanimità".
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