Far acquisire ai giovani
conoscenze e tecniche argomentative e persuasive e diffondere la
cultura dei valori della democrazia, dei diritti e doveri di
cittadinanza e della legalità attraverso una coinvolgente
disputa su tematiche di educazione civica scelte direttamente
dagli studenti. Queste le finalità del Torneo della Disputa
'Dire e contraddire', cui aderiscono 32 Consigli dell'Ordine
degli Avvocati, 80 istituti scolastici e duemila studenti.
L'iniziativa è stata illustrata presso l'Ordine degli
Avvocati di Pescara, con la presentazione del torneo e delle
squadre degli istituti scolastici di Pescara e di Teramo che si
confronteranno nel girone di qualificazione territoriale. Il
Torneo Nazionale, infatti, si articola in fasi di qualificazione
che prevedono tornei territoriali, successivi gironi per
macroaree e la finalissima che si disputerà a Roma, nella sede
del Consiglio Nazionale Forense.
Partecipano per Pescara il Liceo delle Scienze Umane Maior-
Indirizzo Sportivo (opzione Economico Sociale), con gli studenti
della classe e l'Istituto Tecnico Statale 'Aterno-Manthoné', con
gli studenti delle classi III E e V F; per Teramo, il Liceo
Classico 'Delfico-Montauti', con gli studenti delle classi I, II
e III A, II C, IV H. I Tutor delle rispettive squadre saranno
gli Avvocati impegnati nel progetto legalità degli Ordini
Forensi di Pescara e di Teramo.
Ideato nel 2017 dal Consiglio Nazionale Forense, il Torneo,
giunto alla sua quarta edizione, è divenuto nel 2020 oggetto del
Protocollo d'intesa tra il Consiglio Nazionale Forense ed il
Ministero dell'Istruzione. "In un momento storico in cui la
comunicazione sembra avvenire non attraverso il confronto
costruttivo e l'ascolto ma attraverso forme di aggressione e di
demolizione del pensiero altrui - dicono i promotori -
l'obiettivo è quello di fornire ai giovani le tecniche di una
comunicazione efficace ed efficiente attraverso la capacità di
argomentare e contro-argomentare, nella consapevolezza che anche
l'Avvocatura, in ragione della propria funzione sociale
costituzionalmente garantita, può e deve apportare il proprio
specifico e qualificato contributo alla formazione delle donne e
degli uomini di questo tempo".
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