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Ambiente:Wwf,su depuratore San Martino Chieti nulla di fatto

Ambiente:Wwf,su depuratore San Martino Chieti nulla di fatto

Associazione segnala ennesimo epidosio sversamento fiume Pescara

PESCARA, 09 luglio 2022, 16:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Gli anni passano e ci troviamo sempre a discutere sui medesimi problemi, senza che nulla o quasi sia stato fatto per risolverli". Così il Wwf Chieti-Pescara a proposito del depuratore di San Martino di Chieti, gestito dal Consorzio di Bonifica Centro, dopo che un cittadino, nei giorni scorsi, ha segnalato ai carabinieri forestali e alle guardie ambientali dell'associazione ambientalista come "un vasto tratto del fiume Pescara" fosse diventato di un "inquietante colore marrone in corrispondenza del canale di scolo del depuratore".
    "Un impianto - ricorda il Wwf - già in passato interessato da inchieste giudiziarie e polemiche e più volte sotto accusa per sversamenti e per gli odori emessi. Negli anni si sono susseguiti inchieste, interventi anche clamorosi, prescrizioni tecniche da parte dell'Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale (Arta), ma sostanzialmente la situazione è rimasta sempre la stessa. Anche le recenti reciproche accuse di inadempienza tra Comune di Chieti, principale ente pubblico fruitore del depuratore, e il Consorzio di Bonifica, non sono una novità".
    "Vero è che il depuratore, per ovvie ragioni, non può essere fermato e che i lavori di adeguamento richiedono un certo tempo - afferma la presidente del Wwf Chieti-Pescara, Nicoletta Di Francesco - Ma se mai si comincia… Oggi c'è anche l'eccezionale occasione del Pnrr che potrebbe offrire una fondamentale fonte di finanziamento per intervenire una volta per tutte risanando la gestione delle acque reflue e quant'altro serve per aumentare davvero la nostra capacità di resilienza di fronte alle preoccupanti prospettive climatiche che stiamo già affrontando, ma dalle notizie che circolano sembra che in Abruzzo siano assurdamente altre le priorità sulle quali si sta puntando".
    "I cittadini - afferma l'associazione - hanno diritto a informazioni chiare e aggiornate: quali sono i problemi e come risolverli, quali esattamente le prescrizioni dell'Arta, quali le strategie messe in atto, progettate o almeno ipotizzate da mettere in campo, i tempi di intervento. Perché solo attraverso informazione e partecipazione - conclude il Wwf - si garantisce una gestione davvero democratica della cosa pubblica".
   

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