Il Villino Cimarosa di
Avezzano, acquisito dalla Fondazione Carispaq, verrà trasformato
in un centro culturale polivalente a servizio dell'intera
Comunità avezzanese per la realizzazione di eventi sociali e
culturali di interesse pubblico. L'intervento di restauro,
presentato oggi, mira anche a riqualificare l'area circostante
con beneficio per l'intero quartiere.
L'immobile, soggetto a vincolo di tutela dal Ministero della
Cultura, è di indubbio interesse storico-culturale,
rappresentando uno dei pochi manufatti rimasti a memoria del
campo di concentramento dei prigionieri Austro-Ungarici
realizzato negli anni della prima guerra mondiale.
Presenti all'incontro introduttivo, il presidente della
Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, i Consiglieri della
Fondazione Nazzareno Mascitti e Giovanni Seritti. Per il Comune
di Avezzano, partner dell'iniziativa, hanno partecipato il vice
sindaco Domenico Di Berardino e l'assessore Maria Teresa
Colizza.
"Con l'intervento presentato oggi - ha dichiarato il
presidente Taglieri - la Fondazione rafforza la presenza e
l'attenzione dell'Istituzione per il territorio della Marsica e,
in particolare, per la città di Avezzano; l'iniziativa segue
molti altri interventi già realizzati ad Avezzano, tra cui il
completo restauro della scuola Montessori, la ristrutturazione
dell'Aia dei Musei, il restauro del Memorial alle vittime del
terremoto del 13 gennaio del 1915 su Monte Salviano, la
riqualificazione di piazza Risorgimento".
Il restauro del Villino avverrà sotto l'alta vigilanza della
Soprintendenza. "Dopo più di mezzo secolo, il Villino Cimarosa,
attualmente in stato di abbandono e degrado, tornerà a rivivere
nella sua città. - ha detto poi il vicesindaco Di Berardino -
Con questa operazione abbiamo scongiurato la perdita di un pezzo
della nostra storia".
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