/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Crisi idrica: Adoc, necessaria una politica regionale

sostenere ammodernamento infrastruttura

Crisi idrica: Adoc, necessaria una politica regionale

'Senza una gestione industriale i problemi rimarranno irrisolti'

PESCARA, 05 novembre 2021, 07:30

Redazione ANSA

ANSACheck

Bottiglia acqua consuma risorse 3500 volte pi� di rubinetto © ANSA/EPA

Bottiglia acqua consuma risorse 3500 volte pi� di rubinetto © ANSA/EPA
Bottiglia acqua consuma risorse 3500 volte pi� di rubinetto © ANSA/EPA

Subito una politica regionale a sostegno dell'ammodernamento dell'infrastruttura idrica e una politica gestionale industriale e consortile dell'intera rete idrica regionale: a chiederlo è Monica Di Cola, presidente Adoc Abruzzo, l'associazione dei consumatori della Uil, che interviene sul tema della carenza idrica anche alla luce dell'ultimo consiglio comunale straordinario a Pescara sull'argomento.
    "Nella riunione dell'assise civica - racconta l'avvocato Michela Giannone, legale di Adoc, che ha partecipato alla seduta - è emerso come la crisi idrica si sia aggravata di recente per l'aumento del consumo dell'acqua causato dalla pandemia (+20%) e per la riduzione delle piogge (-30%), ma un altro determinante fattore che incide sui disservizi rimane il pessimo stato manutentivo in cui versano le reti idriche. Aca afferma di aver ereditato il patrimonio idrico attualmente gestito, dai Comuni e da altri enti, in uno stato già compromesso".
    "Le cattive condizioni di manutenzione delle reti, secondo Aca, sono state favorite anche dall'eccessiva pressione con cui l'acqua arrivava in precedenza nelle tubature. In questo panorama di difficoltà - prosegue Giannone - Aca si dichiara costretta ad effettuare in alcuni casi le riduzioni della fornitura e prospetta come necessaria e risolutiva, per i cittadini che subiscono disservizi con la fornitura dell'acqua, l'installazione di autoclavi. La cittadinanza presente in aula, tuttavia, ha lamentato come quella che viene definita 'riduzione' si traduca in una intollerabile interruzione: in tanti hanno lamentato l'assenza di acqua nelle proprie case dalle 7 alle 22 da cinque mesi. Colpisce, inoltre, come contrariamente a quanto sostenuto dall'Aca, molti cittadini che subiscono queste interruzioni siano dotati di autoclavi, che, pertanto, non sono in grado di risolvere sempre le difficoltà legate alla fornitura di acqua".
    Secondo la presidente regionale Adoc, Monica Di Cola "il problema del bene comune acqua purtroppo affligge altre aree dell'Abruzzo oltre Pescara. È evidente che non possiamo attribuire al clima ed alla pandemia un problema la cui causa principale è lo stato della rete, così come è impensabile che siano gli utenti a farne le spese.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza