Un imprenditore agricolo di 64
anni di Ortona è stato denunciato dai carabinieri della
Compagnia di Ortona per il reato di incendio boschivo colposo
alla Procura della Repubblica di Chieti.
L'uomo nella mattina del primo agosto stava bruciando i
residui della potatura in corso del suo oliveto ma le fiamme,
alimentate dalle forti folate di Scirocco e dalle elevate
temperature si sono propagate alla vicina località Santa Lucia
ed in rapida sequenza ai Saraceni per aggredire poi l'intera
riserva dell'Acquabella ed i ripetitori della Rai e di telefonia
mobile, fino a spingersi in località San Donato, dove il fuoco
a tarda sera è stato contenuto grazie all'impiego di numerosi
uomini e mezzi.
Il 64enne, che aveva portato con sé una piccola botte di
acqua per contenere il piccolo fuoco, è stato identificato
grazie alla collaborazione dei residenti. Sono circa trenta gli
ettari di superficie percorsi dalle fiamme, la situazione più
grave si è verificata in località Saraceni e alla riserva
dell'Acquabella che non sono più accessibili per il pericolo di
crolli di alberi ovvero di ramaglia. Le indagini dei Carabinieri
proseguono per accertare le cause degli altri due roghi che
hanno interessato le località del Peticcio, di Villa Grande a
Ortona, e degli otto fronti di incendio incendi che hanno
colpito i comuni di Fossacesia, Rocca San Giovanni, Mozzagrogna
e Casalbordino interessando oltre 100 ettari di vegetazione
varia sia boschiva che macchia mediterranea ovvero coltivazioni
ad alto fusto.
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