Il Parco Nazionale della Maiella è partner dell'Università di Teramo nell'organizzazione di un corso di perfezionamento sulla sorveglianza sanitaria della fauna selvatica e la Conservation Medicine. Il Wildlife Research Center del Parco ospiterà diverse sessioni didattiche e metterà a disposizione il proprio personale e le strutture dell'ente, da tempo punto di riferimento nella formazione nel campo della medicina veterinaria della fauna selvatica, con numerose esperienze pregresse di corsi e residenze scientifiche di rilevanza internazionale.
Domani, venerdì 12 marzo - dalle ore 9 su https://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServePG.php/P/556621UTE0603 - il primo seminario inaugurale aprirà il ciclo di lezioni che si svolgeranno sia in forma webinar (il primo trimestre) sia nella sede scientifica di Caramanico Terme e presso le aule della Facoltà a Teramo.
"Lo studio e la previsione del rischio delle pandemie e l'elaborazione di strategie preventive non può prescindere da un approccio multidisciplinare, o meglio 'cross-disciplinare', che includa la conoscenza dei processi socioeconomici che governano i territori, le dinamiche dei patogeni, gli aspetti della biologia e del comportamento delle popolazioni ospiti, siano esse umane, zootecniche, o selvatiche - spiega Simone Angelucci, veterinario del Parco nazionale della Maiella - Occorre comprendere a fondo i meccanismi che regolano l'insorgenza di malattie infettive e l'utilizzo dei territori, analizzare come i cambiamenti di utilizzo delle terre alterino questi meccanismi, come il comportamento degli uomini determini relazioni nuove e anche pericolose con gli animali selvatici. L'analisi delle relazioni complesse tra biodiversità e rischi di malattie infettive conduce alla consapevolezza del ruolo che possono avere i programmi di conservazione nella modulazione delle malattie stesse".
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