"Noi siamo prontissimi, non
pronti. La Maiella con la sua storia millenaria di sentieri
offre tutto quello che si vuole" . Il direttore del Parco
Nazionale della Majella, Luciano Di Martino, commenta così la
proposta del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, di un
"Sentiero dei Parchi" che attraversi le aree protette italiane.
La Maiella ha il 'Sentiero dello Spirito' (73 km), uno dei
grandi trekking del Parco, il viaggio sulle tracce dell'eremita
Pietro Da Morrone, futuro Papa Celestino V, che scelse proprio i
luoghi più remoti della Majella per il suo percorso di fede. A
questo si aggiunge 'Il Sentiero del Parco' (83 km), che tocca le
tre grandi montagne del Parco: il Morrone, la Majella e il
Porrara.
Poi 'Il Sentiero della Libertà', che va da Sulmona a Palena,
ripercorre strade sterrate e facili mulattiere che furono
utilizzate sul finire della II Guerra Mondiale, dopo
l'armistizio dell'8 settembre 1943, dai reclusi in fuga dal
campo di prigionia tedesco di Fonte d'Amore (Sulmona):
anglo-americani, ma anche sudafricani e neozelandesi, che
cercavano la salvezza, guidati dai partigiani verso i territori
già liberati dagli Alleati.
Il Sentiero delle Capanne in pietra interessa i territori
comunali di Serramonacesca, Lettomanoppello, Roccamorice,
Abbateggio, Caramanico Terme, Pacentro, Lama dei Peligni, ed è
stato disegnato per permettere di visitare la gran parte dei
principali complessi agro-pastorali in pietra a secco del
versante settentrionale della Majella.
Si chiude con il 'Il Sentiero dei briganti', sui luoghi della
Majella interessati dal fenomeno: rivolte, assalti, scontri del
periodo 1860-1871.
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