"In Abruzzo, si sono registrati
sforamenti per il limite previsto per l'ozono su Chieti scalo
(45) e Pescara (34) e nuovi sforamenti per le polveri sottili
già ad inizio 2020, caratterizzato dall'emergenza del viadotto
Cerrano con risvolti negativi sulla ss 16 congestionata dal
traffico e dallo smog e relativo peggioramento della qualità
dell'aria con l'aumento degli inquinanti nell'area urbana". Lo
afferma Legambiente Abruzzo, commentando i dati contenuti nel
report 'Mal'aria' dell'associazione nazionale.
"L'ormai cronica emergenza smog - dichiara Giuseppe Di Marco,
presidente Legambiente Abruzzo - va affrontata in maniera
efficace. Le deboli e sporadiche misure anti-smog sono solo
interventi palliativi che permettono di contenere
temporaneamente i danni sanitari, ma non producono effetti
duraturi se non all'interno di interventi strutturali".
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