"Non è un mistero che con Fabrizio
Di Stefano abbiamo dialogato, non ho nessun problema con lui o
con Di Primio. Sono tutte candidature autorevoli, ma bisognerà
vedere cosa accadrà nello scenario politico nazionale, a livello
di accordi tra Lega e Forza Italia, perchè ho la netta
sensazione che l'Abruzzo farà parte di questo accordo".
Così il coordinatore regionale della Lega in Abruzzo,
Giuseppe Bellachioma, questa mattina a Pescara, a margine della
manifestazione del centrodestra per chiedere che nella regione
si torni al più presto al voto, rispondendo ad una domanda sulla
scelta del candidato del centrodestra in vista della prossima
competizione elettorale in Abruzzo.
Un'indicazione in linea con quella fornita da Nazario Pagano,
coordinatore regionale di Forza Italia. "Non nascondo che il
tema del candidato alla presidenza della Regione sia un tema
nazionale - dice Pagano - Parliamo di una delle Regioni che
torneranno al voto a breve, insieme ad altre Regioni ed è dunque
normale che vi sia un dibattito nazionale per arrivare ad una
soluzione che sia condivisa e che tenga conto degli equilibri e
del radicamento delle forze politiche sui territori, e
soprattutto del valore delle candidature che verranno espresse".
Nel centrodestra abruzzese, alla candidatura di Fabrizio Di
Stefano, lanciata nei giorni scorsi dalle leader delle liste
civiche Gianluca Zelli, si è aggiunta nelle ultime ore quella
dell'esponente di Forza Italia Umberto Di Primio, che ieri sera
si è dimesso da sindaco di Chieti.
"Ogni partito ha le sue candidature autorevoli - osserva al
riguardo Bellachioma - La Lega sta dicendo, da un po' di tempo,
una cosa chiara, ovvero che i rapporti di forza e anche la
percezione in merito alla fiducia dei cittadini abruzzesi nei
confronti della Lega e di Salvini sono elementi che vanno presi
in considerazione. Non siamo più il partito del 3%, non siamo
più il partito che per 4 anni, consapevole dei propri limiti e
dei propri mezzi, ha sempre appoggiato le altre realtà del
centrodestra - rimarca Bellachioma - dunque auspico che il
candidato, questa volta, sia un leghista, anche se poi saranno
Berlusconi e Salvini a decidere cosa è giusto".
Sulle candidature emerse finora nel campo del centrodestra,
Pagano osserva che "le candidature, ad oggi, al di là di alcuni
nomi venuti fuori, non sono state ancora espresse, né da parte
di Forza Italia né da parte della Lega".
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