Il Tribunale civile dell'Aquila,
riunito in Camera di Consiglio collegiale, si pronuncerà nelle
prossime ore sull'incompatibilità del governatore abruzzese e
senatore del Pd, Luciano D'Alfonso, nell'ambito del giudizio
abbreviato innescato dal ricorso delle opposizioni in Consiglio
regionale del Movimento Cinque stelle. Nell'udienza di oggi i
giudici hanno terminato l'istruttoria dopo aver ascoltato le
tesi dei legali delle parti. La sentenza, secondo fonti del
tribunale, dovrebbe arrivare nelle prossime 24 ore.
D'Alfonso, eletto senatore il 4 marzo scorso, pur avendo
optato per il Senato, non si è dimesso dalla presidenza della
Regione facendo scattare il conto alla rovescia per elezioni
regionali anticipate, sostenendo che lascerà l'Abruzzo dopo il
pronunciamento della Giunta per le elezioni del Senato che si è
insediata nei giorni scorsi. Il Consiglio Regionale nelle
passate settimane aveva respinto con i voti della maggioranza di
centrosinistra il provvedimento di incompatibilità tra i due
ruoli, accogliendo la tesi del governatore secondo cui lo status
ufficiale di senatore si ha solo con la convalida della Giunta
per le elezioni di palazzo Madama, unico organismo che può
stabilire l'esistenza di aspetti di incompatibilità,
ineleggibilità e incandidabilità.
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