"Stupisce lo slogan della Sindaca
Virginia Raggi, secondo cui Roma avrebbe retto. Stupisce perché
a guardare lo stato degli impianti, girando per le officine e
conoscendo l'azienda si direbbe che siamo sempre nella stessa
situazione: la Capitale è costantemente a un passo dall'
emergenza e si è abituata a un ciclo dei rifiuti inefficiente.
Roma regge a stento e solo perché conserva nella pancia degli
impianti Ama un'enorme quantità di rifiuti, mandando oltre il
25% a smaltire fuori dal proprio territorio". Con una nota
Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio.
"L'opzione emiliana sarebbe servita a svuotare nell'immediato
i Tmb sovraccarichi e a garantire una via d'uscita in caso di
crisi come quella vissuta in questi giorni. Due anelli della
catena che si tengono a stento in piedi - aggiunge Di Cola -. Il
primo è quello degli impianti, malconci e inadeguati, che non
garantiscono autonomia. Il secondo sono le officine e i mezzi,
con oltre il 50% delle macchine inutilizzabili e spesso
inadeguate alla raccolta".
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