"Un errore che faremo di tutto
per correggere seguendo le strade che la legge ci permette di
percorrere". Lo ha affermato il vicepresidente della Giunta
regionale, Giovanni Lolli, commentando la decisione del
Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla
realizzazione, a Sulmona, della centrale gas di decompressione
della Snam. Lolli era presente ieri in seduta del Consiglio dei
ministri in rappresentanza della Regione Abruzzo.
"Anche in quella sede - spiega il Vicepresidente - ho
confermato la netta contrarietà della Regione sulla
realizzazione della centrale di decompressione. Siamo stati
sempre contrari ad una soluzione del genere e lo abbiamo
ribadito anche davanti al Governo quando ha deciso di avocare a
sé la decisione finale sulla centrale per superare il blocco che
si è creato all'interno della Conferenza del servizi".
La posizione della Regione "non è mai stata una posizione
strumentale", al contrario "abbiamo sempre motivato il nostro
dissenso". In questo senso, davanti al Governo, il
vicepresidente Lolli ha sottolineato che "la realizzazione della
centrale di decompressione va a compromettere un territorio di
alto valore naturalistico e ambientale, tra i più importanti a
livello regionale. Non solo - ha ribadito Lolli davanti al
presidente del Consiglio Gentiloni e ai Ministri - stiamo
parlando di un'area ad alta fragilità sismica, sottoposta da
parte dell'Ingv a particolari azioni di monitoraggio e controllo
proprio per la specificità sismica. Quanto accaduto in Austria
qualche giorno fa dovrebbe far capire quanto sia pericoloso
realizzare un'opera del genere in Valle Peligna".
Subito dopo la decisione del Consiglio dei ministri, il
presidente della Giunta regionale "ha dato mandato - spiega
Lolli - all'Avvocatura regionale di esaminare con attenzione
tutti gli atti in modo da predisporre il ricorso davanti al
Tar".
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