"E' dolore vivo quello che provo
nell'apprendere della morte di Edoardo Tiboni. Con la sua
scomparsa viene a mancare un punto di riferimento della cultura
non solo regionale, ma anche nazionale". Sono le parole,
affidate a una nota, del presidente della Regione Abruzzo,
Luciano D'Alfonso. "Tiboni è infatti il fondatore del Premio
intitolato a Ennio Flaiano, di cui era amico, che dal 1973 ha
visto passare in Abruzzo i protagonisti della cultura e dello
spettacolo a livello mondiale, rivelatosi in tre casi, con gli
scrittori Josè Saramago, Imre Kertesz e Seamus Heaney, il
viatico alla vittoria del Nobel per la letteratura".
"Egli ha dato impulso all'arte della conoscenza - prosegue
D'Alfonso - creando il Centro Nazionale di Studi Dannunziani e
l'Istituto Nazionale di Studi Crociani, completando così
l'omaggio alle tre grandi figure letterarie figlie d'Abruzzo:
Flaiano, D'Annunzio e Croce. A lui si devono anche la nascita
dell'Istituto Multimediale Scrittura e Immagine e del
Mediamuseum, che uniscono conservazione del passato e creazione
di nuove attività sotto il segno del cinema".
"Ma non solo: Tiboni fu anche il primo direttore della sede
abruzzese della Rai e il promotore della realizzazione a Pescara
del teatro D'Annunzio e della relativa stele quale omaggio della
città al Vate. Questi tratti fanno di lui una personalità
rifulgente nella storia della cultura, una figura epica che
entra a pieno titolo nell'Olimpo dei grandi abruzzesi".
"La sua vita è stata intensa, ma la sua perdita - conclude
D'Alfonso - lascia un vuoto: ora sta a noi raccogliere i frutti
della sua semina fertile per costruire attività e iniziative. A
sua figlia Carla, che ne sta meritoriamente portando avanti
l'opera, e ai suoi familiari giungano le condoglianze vivissime
mie e della regione tutta".
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