"La decisione di scioperare non è
stata presa a cuor leggero. Siamo ben consci della difficoltà di
attuare uno sciopero in sanità. Piaccia o non piaccia è però
l'unica arma fra quelle previste dallo Statuto dei Lavoratori e
dal Codice di autoregolamentazione dei Servizi Pubblici". Così
l'intersindacale abruzzese dei medici sulla partecipazione allo
sciopero nazionale degli operatori della sanità proclamato per
oggi per protesta contro "il perseverante de-finanziamento del
Fondo Sanitario Nazionale che mette a rischio il diritto alla
salute dei cittadini e umilia la vita professionale del
personale sanitario che non ha un rinnovo del Contratto
Nazionale da otto anni". Protesta anche contro "il mancato
riconoscimento, da parte del Governo, delle condizioni di lavoro
gravose e usuranti dei dirigenti medici e l'ostinazione di
Regioni e Aziende Sanitarie nel pretendere di ridurre la durata
delle ore di riposo minimo e accentuare i carichi di lavoro.
Mancano le condizioni per erogare i nuovi Livelli di Assistenza.
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