"Si confida nell'opera
gigantesca della magistratura delle forze dell'ordine, della
polizia penitenziaria e della direttrice della casa lavoro".
Così il sindaco di Vasto Francesca Menna dopo la notizia
dell'arrivo da Padova a Vasto di Giuseppe Salvatore Riina, al
quale il Tribunale di sorveglianza ha revocato la libertà
vigilata. Per Menna la scelta è caduta sulla struttura di Torre
Sinello perché "è tra le più sicure che si annoverano".
"Vasto condanna in modo rigoroso e perentorio la mafia, le
mafie, i soggetti collegati alle organizzazioni criminali e i
loro metodi, contro i quali sempre combatteremo con forza per
reprimerli e senza mai temere nessuno. Non è un caso che con
molto coraggio sono state portate a termine le confische di beni
a Vasto appartenenti alla criminalità organizzata di cui qualche
giorno fa ho chiesto l'acquisizione al patrimonio comunale" ha
concluso il sindaco.
La struttura di Torre Sinello a Vasto è sorta nel 1987 per
ospitare 75 detenuti di media sicurezza distribuiti in 25 celle
per piano. Successivamente il numero è stato elevato a 150
detenuti. Dal 27 maggio 2013 con Decreto ministeriale l'istituto
è stato trasformato in Casa Lavoro con annessa sezione
circondariale. Attualmente sono mediamente presenti 180 tra
internati e detenuti. Un ampio spazio è utilizzato alla
coltivazione agricola in particolare nella coltivazione di
ortaggi, olivo, funghi, piante aromatiche con una zona riservata
anche alle arnie dove si produce miele.
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