Da una vita spezzata tragicamente un
gesto per salvare vite umane. E' ciò che hanno compiuto Michele
e Simone Smargiassi, fratelli di Roberta vittima di un
investimento di un'auto al semaforo mentre viaggiava a bordo di
uno scooter nel luglio dello scorso anno, nel donare al Comune
di Vasto due defibrillatori automatici a beneficio dell'intera
comunità cittadina. I due strumenti medicali salvavita saranno
collocati nel centro storico e a Vasto Marina. Dal
quell'incidente stradale ne è derivata una scia di morte e
dolore con la condanna a 30 anni dalla Corte d'Assise a Lanciano
di Fabio Di Lello, 34 anni, accusato dell'omicidio volontario
premeditato di Italo D'Elisa (22), avvenuto il primo febbraio
scorso davanti ad un bar a Vasto. Di Lello esplose contro il
giovane tre colpi di pistola calibro 9, secondo l'accusa per
vendicare l'investimento mortale da parte della vittima di sua
moglie, Roberta Smargiassi. Per Di Lello è stata riconosciuta la
premeditazione.
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