La Giunta Distrettuale
dell'Associazione Nazionale Magistrati Abruzzo esprime ''oltre
che cordoglio nei confronti dei genitori di Roberta Smargiassi e
della famiglia di Italo D'Elisa, solidarietà ai colleghi della
Procura della Repubblica di Vasto in relazione alle recenti
dichiarazioni, provenienti anche da personalità con alte
responsabilità istituzionali e sociali, che hanno fatto seguito
all'omicidio di Italo D'Elisa''.
''Tali affermazioni - continua l'Anm - suggeriscono l'idea di
un delitto maturato anche per la mancanza di risposte rapide da
parte della giustizia in relazione al sinistro mortale a seguito
del quale perse la vita Roberta Smargiassi, delitto per cui
Italo D'Elisa era imputato. Si tratta di affermazioni che, oltre
ad essere destituite di ogni fondamento, in quanto le indagini
sono state condotte con celerità e nell'assoluto rispetto dei
termini processuali, sottendono un concetto di "giustizia"
incompatibile con i principi della nostra Costituzione e
delegittimano gravemente la giurisdizione, il cui esercizio non
è finalizzato a comminare punizioni esemplari e preventive, ma
ad irrogare pene adeguate a soggetti che risultino colpevoli di
reati all'esito di un processo celebrato con le forme e le
garanzie prescritte dalla legge. Una seria risposta giudiziaria
richiede, quindi, necessariamente un ponderato e sereno
accertamento delle responsabilità e non può essere influenzata
da, pur umanamente comprensibili, spinte emotive''.
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