"Siamo tutti molto
provati da quello che è successo, la nostra è come una famiglia
e oltre al lato professionale c'è il rispetto e c'è la stima che
unisce ognuno di noi. Una tegola che ci è caduta addosso e ci ha
travolti. Ci attacchiamo all'ultimo barlume di speranza perché
Fabrizia possa alla fine tornare con noi". Così il direttore del
settore recapiti Alessandro Sabatini dell'ufficio postale di
Sulmona, dove lavora Gaetano, papà della ragazza.
Ieri insieme ad altri colleghi, appena appresa la notizia,
Sabatini si è recato a casa di Gaetano Di Lorenzo dove è rimasto
fino alla sua partenza per Roma dove ha preso l'aereo diretto a
Berlino insieme alla sorella. Nell'ufficio si vive un clima di
grande tensione e trepidazione in attesa che la vicenda della
ragazza dispersa sia definitivamente chiarita.
"Oltre al lato professionale c'è un'amicizia che ci lega da
tantissimi anni - rivela Ennio Cerasoli, anche lui impiegato nel
settore recapiti delle Poste di Sulmona - siamo compagni anche
fuori dal lavoro e dividiamo con Gaetano e la sua famiglia tanti
momenti di serenità. Da quanto abbiamo appreso dai familiari
tutto dovrebbe essere chiarito entro questa sera, con il
risultato della comparazione del dna, che scioglierà ogni
dubbio".
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